Ha guardato rapidamente verso il basso per controllare quanto fossero bagnate le sue calze bianche e le ha mosse, Soniatan deve averne indossato un paio molto bagnato mentre la sua figa gocciolava qualche goccia del mio sperma da tra le sue cosce. Lentamente mi sono avvicinato a lei e le ho leccato la figa, le ho morso delicatamente il collo, mentre le leccavo la fessura le ho delicatamente tirato la maglietta sopra il suo busto e ho giocato con le sue tette un po', prima che Soniatan parlasse. "Siete tutti belli, così stretti, così morbidi e così bagnati, che mi rende ancora più bagnato, cosa ne pensate della mia tazza di caffè? Le ho chiesto, ho fatto di tutto per sentirla dal vicolo. Ero un po' nervoso, forse Soniatan non voleva incontrarmi, anche lei parlava sottovoce. "Una tazza di caffè?" Mi ha sorriso mentre Soniatan mi guardava curiosa: "Hai mai pensato di darmelo, magari potrei farti venire. "Ho roteato gli occhi e ho riso nervosamente mentre le mettevo una mano sulla nuca e le baciavo il collo".