Non riusciva a fermare le sue membra dal tremare, e il suo respiro veniva interrotto ripetutamente, ma Missalexthorn non riusciva a smettere di sorridere, ridere e, cosa più importante, piangere. Missalexthorn non riusciva a smettere di essere così sciocca e libera, ed era così facile, così meravigliosa. Missalexthorn ansimava per il respiro, e vide le labbra di suo padre che gli torcevano le orecchie, e lei annaspava per tirare su la camicetta. Lì, sul suo seno, ancora tenero e scivoloso e bagnato, posò il suo stesso pollice. Il suo seno morbido si alzò e cadde con il respiro, e Missalexthorn non si sentiva più così usata o impotente. Missalessandro appoggiò la bocca sul capezzolo nudo e chiuse gli occhi. Missalexthorn si guardò il pollice e rise. Missalexthorn guardò gli occhi di suo padre allargarsi e il respiro di Elsa si afflosciò, sperando che si sentisse allo stesso modo. La bocca di suo padre penzolava aperta con gioia e Missalexthorn poteva vedere il trono nascente nel suo petto. Missalexthorn si rese conto che stava piangendo e rabbrividendo, stringendo il petto e cercando di fermarsi. "Oh, Elsa!" Sua madre si lamentava e la baciava di nuovo. "Oh, Elsa, è così bello vederti!" Missalexthorn emise un grido stridulo e si rannicchiò sulla poltrona. .