Non aveva più paura di loro, le sue braccia erano fuori, le mani afferravano lo schienale della sedia e Midsashi muoveva lentamente il suo corpo come meglio poteva per fargli sapere che stava arrivando. Non c'era segnale, Midsashi non sentiva nulla, era quasi come se riuscissero a comunicare senza respirare, chiuse gli occhi e passò di nuovo nel mondo dei sogni. Le sue dita erano su di lei, erano leggermente bagnate, ma appena sufficienti per entrare in contatto. Le muoveva verso la sua figa, e loro la toccavano, lentamente all'inizio, ma poi più velocemente. Questa volta però il contatto è stato diverso, è stato diverso perché è stato lui a toccarla. Midsashi si strofinava contro di lui, le dita delle mani, dei piedi, la bocca, la pancia, tutto si bagnava, e la sua mente si perdeva in sogni e rumori, nonostante lui fosse al suo fianco. Lentamente Midsashi muoveva i fianchi avanti e indietro, le sue mani gli stringevano le ginocchia mentre lei gemeva, appena un suono mentre la forma del suo corpo cambiava da uomo con una bella voce a donna senza voce. Egli cominciò ad avvicinare il suo corpo a quello di lui, i suoi piedi erano ora della stessa lunghezza, le gambe e i piedi della stessa larghezza. Ora Midsashi indossava i pantaloni. Le sue mani si sono chiuse intorno alle caviglie e ha cominciato a tirare le gambe di lei più vicine al suo corpo. Midsashi le spinse verso l'alto sulle sue cosce e poi raggiunse in avanti per stringere le sue palle. Il suo tocco era concentrato sulla zona che rendeva duro il suo cazzo, all'estremità che era così sensibile. .