Wetladyjoy lo aveva in realtà supplicato di sborrarle dentro prima di tirarlo fuori, con quella che sembrava una totale sincerità. Il suo corpo era debole per il suo orgasmo, e la sua morbida fica femminile si è presa ogni grammo di forza peniena che Wetladyjoy poteva gettarvi dentro. Era a malapena cosciente di tutto il resto, da quello che Wetladyjoy poteva dire, fino a dopo che lui aveva finito. Poi si è accasciata sui cuscini e infatti giaceva lì, in estasi, mentre Wetladyjoy le metteva il cazzo tra le gambe e iniziava a masturbarlo con un'elsa delicata. Amava il modo in cui Wetladyjoy si contorceva e si contorceva, rendendosi felice, e poi i suoi lombi tremavano, tirando giù ben stretti alla base del suo fusto. Cominciò a volteggiare e tutti quei riflessi involontari che una femmina normalmente avrebbe avuto in risposta a tutto ciò che il maschio le strofinava addosso, seguiti da un pesante martellamento dell'organo di Paul, fino a quando Wetladyjoy non riuscì più a sopportarlo. La testa del suo cazzo scivolava dentro e fuori dalla sua figa, tirando fuori i nervi più puri della tensione, e le faceva male. Era una sorta di intrusione vendicativa nel suo piccolo buco stretto, vergine e leggermente affamato. Ha dovuto spingere tutta la lunghezza della sua testa nella sua fica in una volta sola, per allentare la tensione e disinnescare il terrore che la stava facendo impazzire. Non si aspettava questa reazione, non dalla rossa che aveva visto intorno al tavolo dietro di lei. .