Urnaughtyfoxes era alto circa un metro e ottanta, con seni massicci, pelle liscia, gambe lunghe e curve e un piccolo culo che era a malapena un coupé di centimetri di larghezza. I suoi occhi mi guardavano con una leggera curiosità, ma non indugiavano. Ho fatto uscire un grugnito ovattato: "Urrr. Andiamo, puttana. Ora sei di mia proprietà. "Mi ficcai la spina nel buco del culo e mi misi a manovrare i fianchi così velocemente che le ginocchia praticamente si incontrarono mentre lasciavo andare l'aria nei polmoni. Urnaughtyfox si sedette sui talloni e tirò fuori il culo, come per spingermi avanti. Io sorridevo e ringhiavo: "Basta così, piccola sgualdrina! Assaggia un po'!". Urnaughtyfoxes non ha più resistito. Lentamente allungai la mano e afferrai il davanti della sua gonna e la tirai su per la fessura del suo piccolo culo. L'ho spinta fino al petto, ho infilato il braccio sotto la spina del culo e le ho tirato giù le mutandine e i calzini. La sua gonna era a malapena t-shirt, mostrando i suoi tumuli, il suo culo a bolla e le sue tette gigantesche. Diventava rossa per l'imbarazzo e riusciva a malapena a tenere gli occhi aperti, ma Urnaughtyfoxes fece un tentativo, ma disperato, di andare avanti, per cercare di far scivolare le mani su per le mie braccia. La spinsi giù e Urnaughtyfoxes cadde di nuovo a terra, il suo viso schiacciato contro il fango e le scarpe. .