Lei è ancora in cima, la mia testa ancora tra le sue cosce e le mie unghie le corrono lungo la schiena. I suoi occhi sono ora sui miei. "Alzati. . . dobbiamo andare. "Poi ci sediamo entrambi e usciamo nel vialetto. "Che cazzo era quello?!" Goddessdana si lamenta. "Credo che cominci a prepararsi. "Già. . . . . Ho davvero bisogno che mi faccia fare un pompino. . . . Un po' di lubrificante. . . . per favore?" Chiedo, sul tetto. "Sì, per favore. . . "Goddessdana afferra il reggiseno e comincia a spogliarsi. "Che ne dici se ti faccio una sega mentre Goddessdana lo fa?" Lei dice, o meglio grida. "In macchina!" Io rispondo. Si strofina il clitoride mentre Goddessdana si toglie il reggiseno. Le tolgo i vestiti, poi la spingo sul sedile del passeggero. Trovo il mio cazzo e inizio ad accarezzarlo. La faccio cadere in ginocchio, così posso scoparle la bocca, e cominciamo subito a scopare. Le mie dita scivolano dentro il suo pussy e continuano ad andare, poi posso ritenere le mie proprie dita che vanno dentro di lei. Goddessdana può a malapena stare in piedi più, e non posso impedirmi di farle cavalcare il mio cazzo mentre il mio dito scopa la sua bocca. I miei occhi sono chiusi ora, guardando il suo viso mentre la scopo con le dita. La sua fica è così bella che non ne ho mai abbastanza. Comincio a sborrare sul suo viso, poi macino su di lei, forzandomi dentro di lei. .